Cosa dice il Consiglio di Stato

Non entro nel merito di quanto è accaduto nell’ultimo mese.
Come al solito, mi interessano i fatti, le verità, non le illazioni e le costruzioni fantapolitiche.
_
La verità su cui vorrei che i cittadini di Nardò riflettessero si trova nella determinazione del Consiglio di Stato: basta leggerla.
_
La critica del Consiglio di Stato riguarda esclusivamente una ipotizzata mancata messa a disposizione dei consiglieri di opposizione, nei tempi previsti dalla legge, degli atti relativi al bilancio di previsione.
_
Le contestazioni del Consiglio di Stato, non riguardano il Bilancio in sé, non ne mettono in discussione l’efficacia, non entrano nel merito del documento.
Il Consiglio di Stato ha semplicemente affermato che la maggioranza avrebbe dovuto fornire all’opposizione, con alcuni giorni d’anticipo, gli atti relativi al Bilancio che  sarebbe stato discusso in Consiglio Comunale.
_
Ma c’è un altro fatto importante che qualcuno sembra dimenticare: la minoranza, in quel Consiglio Comunale che approvò il Bilancio, abbandonò l’aula (leggetevi il resoconto della seduta qui).
_
Come può, una minoranza,  lasciare l’aula consiliare mentre si svolge una seduta del Consiglio Comunale, e reclamare poi, una “mancata collegialità” delle scelte?
_
Domande che difficilmente avranno una risposta.
Buona riflessione (…e lettura)
Totò De Vitis

Non entro nel merito di quanto è accaduto nell’ultimo mese.
Come al solito, mi interessano i fatti, le verità, non le illazioni e le costruzioni fantapolitiche.
La verità su cui vorrei che i cittadini di Nardò riflettessero si trova nella determinazione del Consiglio di Stato: basta leggerla.
La critica del Consiglio di Stato riguarda esclusivamente una ipotizzata mancata messa a disposizione dei consiglieri di opposizione, nei tempi previsti dalla legge, degli atti relativi al bilancio di previsione.
Le contestazioni del Consiglio di Stato, non riguardano il Bilancio in sé, non ne mettono in discussione l’efficacia, non entrano nel merito del documento.
Il Consiglio di Stato ha semplicemente affermato che la maggioranza avrebbe dovuto fornire all’opposizione, con alcuni giorni d’anticipo gli atti relativi al Bilancio che poi sarebbero stati discussi in Consiglio Comunale.
Ma c’è un altro fatto importante che qualcuno sembra dimenticare: la minoranza, in quel Consiglio Comunale che approvò il Bilancio, abbandonò l’aula (leggetevi il resoconto della seduta qui).
Come si fa ad abbandonare l’aula consiliare ed a reclamare poi, una “mancata collegialità” delle scelte?
Domande che difficilmente avranno una risposta.
Buona riflessione (…e lettura)
Totò De Vitis

Questa voce è stata pubblicata in Comunicati Stampa e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento